Dedicato a tutti i nati di luglio
Il rubino è considerato una delle quattro pietre più preziose che esistano al mondo, assieme al diamante, allo smeraldo e allo zaffiro. Nell’antichità si credeva che fosse più prezioso persino del diamante. Ad ogni modo è sicuramente una delle gemme più rare, a volte più difficile da trovare rispetto al diamante. La tradizione la associa ai nati a luglio. Infatti, gli antichi pensavano che il rubino fosse in grado di catturare il potere del sole!
Origine e mito
La parola “rubino” deriva dal latino “rubens” e significa ”rosso”. Simboleggia la passione e l’amore. La leggenda vuole che il rubino conferisca armonia e gioia a chi lo indossa, che lo protegga dai pericoli e che rinforzi la memoria. Nel Medioevo si pensava che si scurisse in prossimità di eventi negativi. Nel corso dell’800 era indossato dai nobili e considerato amuleto magico per tenere lontane le malattie, gli incubi e le sofferenze. Ma qual è la sua natura?
La sua natura
Il rubino è un corindone rosso, un minerale di ossido di alluminio a inclusioni di cromo. Il responsabile del suo colore è appunto il cromo. Questa pietra, se esposta alla luce naturale o bianca, emana un particolare colore rosso acceso. In presenza più spiccata di ferro, alcuni rubini presentano una tonalità particolare di marrone.La forma e lucentezza
La sua forma può essere prismatica, bipiramidale o romboedrica. La sua tonalità si presenta con una vasta gamma di rossi, di tono e pregnanza diversi, talvolta leggermente tendenti all’azzurro, al violaceo, al vinaccia, al rosso scuro o con sfumature di rosa e arancioni. Il più prezioso fra tutte le varietà di rubini è la specie di carminio intenso. Anche nella sua forma più pura, non supera l’80% di rosso, per lasciare spazio a sfumature di arancio, rosa, porpora e viola. Per quanto riguarda il suo peso, non supera i 3 carati. La sua tinta esposta alla luce o al calore non cambia. Sottoposta a temperature elevate sembra sbiadire, ma, una volta raffreddata riprende il suo colore originario. Le inclusioni permettono di distinguere le pietre naturali da quelle false e di riconoscere la loro provenienza.
Rubino di Birmania
Il Paese del rubino
La Mogok Valley in Birmania è considerata il luogo principe dei rubini, il “signore dei rubini”, dove tuttora si estraggono i rubini. Altri Paesi di riferimento sono Afghanistan, Cambogia, Cina, India, Madagascar, Kenya, Mozambico, Pakistan, Sri Lanka, Tanzania, Thailandia e Vietnam. Alcuni di essi erano già noti ai tempi dei viaggi di Marco Polo. “Sappiate – scrisse – che in quest’isola nascono i buoni e nobili rubini e non nascono in niuno altro luogo al mondo piue”. I rubini più belli provengono dalla Birmania e vengono estratti insieme allo zaffiro, allo zircone, allo spinello e alle tormaline. Alcuni esemplari di rubini provengono dalle regioni aurifere e diamantifere dell’Australia e del Brasile, nei giacimenti alluvionali del Nord Carolina (U.S.A.) e nel Madagascar.

I gioielli con rubini Devis Palazzi


